Che si tratti di un paziente anziano o di bambino, l’ipoacusia deve essere diagnosticata e trattata tempestivamente, causando altrimenti gravi problemi nella vita dell’individuo.
L’OMS ha stimato che oltre il 5% della popolazione mondiale soffre di disturbi uditivi e il numero è destinato a crescere, potendo arrivare perfino a triplicare entro il 2050. Assai sovente l’ipoacusia non trattata è provocata dal paziente stesso che ne sottovaluta la pericolosità, ignorando i sintomi e decidendo di non effettuare alcun test uditivo, non facendo altro che aggravare la situazione.
Disturbi iniziali come, per esempio, acufene o aumentata sensibilità ai suoni se non opportunamente diagnosticati e trattati possono causare a lungo termine anche una sordità completa.

Danni economici
Ignorare l’ipoacusia non causa problemi solo all’individuo, ma anche alla nazione. Ogni anno, infatti, l’Italia spende circa 24 miliardi di euro nel trattamento delle ipoacusie aggravate, 7700 euro annui per ogni cittadino, per un totale di 3,1 milioni di ammalati.
Un’ipoacusia non trattata causa ingenti riduzioni di produttività di un dipendente in un ambiente di lavoro, dovute proprio alla scarsa capacità di comprendere suoni e parole.

Danni sociali
L’ipoacusia non trattata può comportare problemi anche dal punto di vista sociale e cognitivo, causando depressione, demenza precoce e isolamento sociale. Numerosi studi hanno invece dimostrato che pazienti utilizzanti supporti acustici praticano una vita sana ed allegra.

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