L’ acufene è stato già trattato in passato nella nostra area scientifica: oggi ritorniamo sull’argomento soffermandoci in particolar modo sulle cause e i sintomi di questa fastidiosa anomalia dell’apparato uditivo.
Un acufene consiste nella percezione di un rumore di diverso tipo e varia intensità, che si manifesta in assenza di un reale stimolo acustico. Si tratta di ronzio, fischio o scroscio che si riscontra per effetto di processi patologici, che interessano in particolar modo l’orecchio interno e il nervo acustico

Tra gli acufeni più comuni annoveriamo quelli soggettivi che si manifestano come una sensazione sonora non provocata da agenti esterni a partire dall’orecchio interno. La percezione di ronzii può variare a seconda della pressione dei liquidi labirintici e da alterazioni della loro costituzione chimico-fisica.
Un acufene di questo tipo può avere un’origine traumatica. Ad esempio può manifestarsi in caso di bruschi sbalzi della pressione atmosferica o esposizione a forti rumori oppure a lesioni della scatola cranica. Oltre a questo, anche l’uso di farmaci ototossici può danneggiare l’orecchio interno provocando l’insorgenza di ronzio auricolare.
Inoltre un acufene soggettivo può sorgere in caso di forti infezioni (ad esempio meningite o neurosifilide), tumori e lesioni a carico del sistema nervoso centrale che coinvolgono le vie uditive (ad esempio ictus o sclerosi multipla).
Oltre a tutto questo anche l’orecchio medio può causare ronzii auricolari, soprattutto in presenza di otiti catarrali. Inoltre l’orecchio esterno può provocare tale sintomo a seguito di affezioni che portano all’occlusione del canale uditivo.
In questi casi, l’acufene soggettivo è quasi sempre unilaterale (cioè percepibile ad un solo orecchio) e si accompagna ad altri disturbi, come un abbassamento dell’udito (ipoacusia) o sensazione di orecchio chiuso

A differenza dei soggettivi, gli acufeni oggettivi sono molto meno frequenti e dovuti a rumori effettivi generati da fenomeni fisiologici che interessano strutture contigue all’orecchio.
Questo particolare sintomo può essere conseguenza di disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare, la quale può trasferire anche i più deboli scricchiolii delle superfici articolari. Oltre a tutto ciò, un acufene oggettivo può originare dalle cavità dell’apparato uditivo o dalla contrazione spastica dei muscoli palatini del palato.
Il rumore molto spesso dipende da malattie o anomalie dei vasi sanguigni in prossimità dell’orecchio, che provocano un flusso aumentato o turbolento.

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