La notizia è un po’ datata tuttavia merita di essere riproposta.  Dal primo convegno congiunto dell’Associazione italiana audiovestibologia clinica (Aiac) e della Società italiana di audiologia e foniatria (Siaf), svoltosi a Napoli qualche anno fa, è emerso come l’airbag possa rendere sordi in alcuni casi.
Carlo Antonio Leone, presidente del convegno, ha spiegato: “Il rumore prodotto dallo scoppio dell’airbag è di 170 decibel in 45 millesimi di secondo l’onda d’urto che si crea è una successione di onde fortissime, simili ad uno tsunami, che non trovando sfogo al di fuori dell’abitacolo dell’automobile, specie se i finestrini sono chiusi, producono un doppio trauma: da rumore e percussorio”. Le conseguenze possono essere la perdita totale dell’udito o la perdita di alcune frequenze,e per di più, alcune cellule dell’orecchio si irritano provocando l’acufene. Per rilevare il trauma da scoppio dell’airbag sono necessari esami molto sofisticati, ai quali far seguire, in caso di esito positivo, terapie farmacologiche o addirittura interventi chirurgici. “Ciò che si può consigliare rispetto a questo problema- aggiunge l’esperto- è la prevenzione che consiste intanto nella guida sicura e prestare immediata attenzione agli organi dell’udito subito dopo l’eventuale incidente stradale”.
Oltre a questo nel panorama dell’ipoacusia si inserisce anche la discoteca a causa dei suoi 125 decibel di musica sparati per ore nelle orecchie dei frequentatori. A tal proposito  spiega ancora Leone, “i decibel in discoteca sono paragonabili a quelli di un jet in fase di decollo. La differenza sta nella durata dell’esposizione l’udito si stanca durante la lunga esposizione a decibel così alti e per riprendersi occorrono almeno 16 ore, il tempo necessario alle cellule nervose per riposare, mentre quelle che muoiono a causa dell’affaticamento, non si formano più, creando un danno permanente all’udito”.

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