Recenti studi hanno evidenziato come le donne abbiano una capacità di ascolto migliore rispetto a quella degli uomini e riescono a preservarla per più tempo.
Quali sono le sostanziali differenze tra i due sessi

e come mai l’ipoacusia colpisce in misura maggiore gli uomini.

Il tutti si può ridurre ai seguenti tre punti:
– Frequenze e ormoni
– L’ipoacusia degenerativa: un problema genetico prevalentemente maschile
– La reazione psicologica all’ipoacusia

Secondo gli esperti, le donne hanno geneticamente un udito più fine e una soglia uditiva superiore rispetto a quella degli uomini.
Questa “capacità di ascolto” spiegherebbe anche perché le donne, rispetto agli uomini, sono più scaltre in termini di apprendimento e doti linguistiche.
Gli studi in materia hanno dimostrato che l’udito femminile si preserva più a lungo anche grazie all’azione protettiva che gli estrogeni esercitano sull’apparato uditivo.
I risultati della ricerca hanno evidenziato inoltre che:
• gli uomini sono più portati a sviluppare problemi di salute quali ipertensione e malattie cardiovascolari che influiscono negativamente sulla qualità dell’udito;
• nel corso della vita gli uomini sono esposti in misura maggiore rispetto alle donne a rumori dannosi per la salute uditiva.
• come accennavamo poco fa, gli estrogeni femminili hanno la capacità di proteggere l’apparato uditivo fino al raggiungimento della menopausa

Oltre tutto gli uomini che soffrono di ipoacusia fanno più fatica, rispetto alle donne, ad ammettere di aver bisogno di indossare un apparecchio acustico. Dal punto di vista psicologico, infatti, gli uomini sono portati a pensare che il dispositivo li faccia apparire deboli e bisognosi di aiuto, meno forti rispetto a come si sentivano prima di scoprire il problema uditivo.

Indipendentemente dalle differenze genetiche e sociali cui si è soggetti in termini di udito, è importante per entrambi i sessi rispettare alcune buone abitudini per preservare la salute dell’apparato uditivo.

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