Gli effetti della perdita dell’udito sul movimento
L’ipoacusia non riguarda solo l’udito, ma anche il nostro stile di vita in generale.
Le persone sono consapevoli delle difficoltà generali della perdita dell’udito, come quella della comunicazione, ma spesso non si è a conoscenza del fatto che non riguarda solo la capacità di percepire i suoni, ma anche il senso dell’equilibrio e l’orientamento spaziale.
Analizziamo il legame tra ipoacusia ed equilibrio
Il cervello mantiene l’equilibrio utilizzando le informazioni provenienti dagli occhi, dall’orecchio interno (sistema vestibolare) e dai sistemi sensoriali del corpo (pelle, muscoli e articolazioni).
I problemi di una di queste parti del corpo possono causare vertigini, capogiri e/o instabilità.
Inoltre, alcuni farmaci possono contribuire alle vertigini o al disequilibrio, per cui è essenziale discuterne con il proprio medico di base.
Il legame tra ipoacusia ed equilibrio
Riduzione dell’input uditivo: Quando si verifica una perdita dell’udito, l’input uditivo al cervello diminuisce. Questa riduzione dei segnali acustici può influire sulla capacità del cervello di elaborare le informazioni spaziali, causando instabilità e un maggior rischio di cadute.
Carico cognitivo: la perdita dell’udito costringe il cervello a lavorare di più per decifrare i suoni e il parlato, lasciando meno risorse mentali per elaborare gli input sensoriali legati all’equilibrio. Questo maggiore carico cognitivo può contribuire ai problemi di equilibrio.
Alterazione dell’andatura e della postura: Alcuni studi hanno dimostrato che le persone con perdita dell’udito possono subire cambiamenti nell’andatura e nella postura. Questi cambiamenti possono influire sull’equilibrio e aumentare il rischio di cadute.
isolamento sociale: La perdita dell’udito spesso porta all’isolamento perché riduce l’attività fisica e le opportunità di impegno sociale. Questa mancanza di attività può indebolire ulteriormente i muscoli e la coordinazione, con conseguenze sull’equilibrio.
Il trattamento dell’ipoacusia è fondamentale per ridurre il rischio di problemi di equilibrio nella popolazione adulta. La metà degli adulti di età pari o superiore ai 75 anni presenta una perdita uditiva invalidante, ma meno di una persona su tre di età superiore ai 70 anni che potrebbe trarre beneficio dall’uso di apparecchi acustici li ha mai provati !
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